Correre un Rally con un’Africa di serie

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Correre un Rally con un’Africa di serie

🤯 Correre un Rally con un’Africa di serie 🤯
Oggi vi racconto una storia di sport ed amicizia, una storia in grado di farti sentire la presenza di un destino perfetto sopra la tua testa.
Sono consapevole di essere un personaggio strano e per certi versi estremamente irrequieto.
Tutti gli amici mi guardano sempre un po’ storto per la mia irrefrenabile smania di darmi continuamente nuovi obiettivi ogni volta più ambiziosi e complessi.
E fu cosi che, tornato dal mio viaggio a Capo Nord in bicicletta, pensai immediatamente a prefissarmi un nuovo traguardo.
Ok, la bicicletta, ma per un motociclista quale può essere il Sogno più grande di tutti?!?
La risposta arrivò come un fulmine: DAKAR!
In una serata d’Agosto, una singola parola scatenò dentro me un vero e proprio tripudio di emozioni, energia e desiderio.
<<Beh, ci sta!>> – mi dissi tra me e me – <>.
Iniziai quindi a fare un budget ed a capire quali potessero essere gli step necessari per la realizzazione del Sogno.
Dopo poche ore tra numeri, gare di qualificazioni e serbatoi maggiorati, una voce dentro la testa cominciò a sussurrarmi una semplice parola: IMPOSSIBILE.
Ovviamente non diedi retta alla mia “vocina di sottofondo” e mi misi subito a lavorare a questo progetto con un’energia ed una forza incredibili…
🙄 Ok, ok, non ti annoio oltre…
…ma sappi che centinaia di eventi si sono succeduti in maniera rapida e, com’è normale che sia, non sempre le cose sono andate per come le avevo immaginate.
Per esempio, a Dicembre scorso, quando mandai l’iscrizione per il mio primo Rally Internazionale, mai avrei pensato di arrivare a Marzo senza una moto adatta per parteciparvi (ma questa è un’altra storia).

Così a metà di Febbraio, con l’Hispania Rally dietro l’angolo, mi misi a pensare ad una possibile soluzione (molto) alternativa.

Scesi in garage e la vidi li con i suoi occhietti da furbetta e quell’irrefrenabile voglia di OffRoad che mai le avevo fatto assaggiare…

Già, hai pensato giusto!
Quella furbetta era proprio la mia Africa Twin!

Dare un senso logico a quell’intuizione credo sia impossibile, ma la mia Africa sembrò essere il mezzo più folle, ma al tempo stesso perfetto per affrontare il mio primo Rally!

L’idea era semplice:

  • partire da casa con bauletti, gomme stradali e gomme da Rally “in spalla”
  • arrivare in Sierra Nevada e trasformare l’Africa in versione gara
  • correre 5 giorni di Rally
  • riassettare la moto in versione stradale e tornare a casa
Semplice…no?!?

Potrebbe sembrarti strano, ma mai ho messo in dubbio che la mia Africona potesse farcela!

Tuttavia c’era un aspetto che mi attanagliava la testa ed era quello dell’assetto.
Sebbene infatti fossi tranquillo per l’affidabilità generale del mezzo e del motore non ero altrettanto rilassato sulla versatilità della moto nel passare da una situazione stradale a pieno carico (più di 70kg di bagagli) ad una di puro OffRoad.

Ho viaggiato davvero molto con l’Africa e per questo ero conscio delle sue doti, ma anche dei suoi limiti…soprattutto con armi e bagagli caricati.
Fu così che, nel bel mezzo delle seghe mentali da “pilota”, mi venì un’altra intuizione…
Perchè non provare quella strana sospensione che lavora al contrario?!?!?

Fin dalla sua presentazione ho infatti sempre guardato con curiosità e ammirazione quella stramba invenzione umbra chiamata AirTender.

Così, da bravo motociclista in cerca della scusa perfetta per fare un upgrade alla propria Bella, decisi di acquistare un kit AirTender+!

Pochi giorni prima della partenza, in un misto tra scetticismo e curiosità, uscii a provare la moto su strada e capì immediatamente che avevo sotto il culo qualcosa di dannatamente nuovo.

Trazione, motricità e reattività della moto non erano migliorate, ma semplicemente rivoluzionate in una metamorfosi folle compiuta da un solo “semplice” ammortizzatore frutto del genio italiano.
Lo so, lo so che il mio lungo post ti sembra una gran marchetta, ma fidati non è così!
Diamo a Cesare quel che è di Cesare….i ragazzi di Umbria Kinetics hanno creato qualcosa che cambierà radicalmente il mondo delle sospensioni automotive (non solo moto) nel corso dei prossimi anni!!!Puoi dirmi che costa tanto…
Puoi dirmi che uno scarico in titanio è più “bello”…

Ma se parliamo di comfort, performance, sicurezza, versatilità e divertimento…beh, allora devi provarlo perchè non potrai più farne a meno!!!

Ma ritorniamo alla storia!
Com’è andata?!?!?

Ho affrontato il viaggio verso la Sierra Nevada divertendomi come un matto passando dalla neve al mare in 2000km di curve, passi e canyon.

🎥 Qui il video:
https://www.facebook.com/100213668083052/videos/198881471357259/

Arrivato a Guadix ho tolto i bauletti, cambiato le gomme e, unica modifica di setting, ho portato il mio Airtender da una regolazione di 15 giri ad una di 8,5 giri.
Questa semplice quanto rapida modifica mi ha permesso di affrontare la gara in sicurezza, ma soprattutto divertendomi e godendomi le Speciali come se fossi sulla miglior moto da Rally!Con grande sorpresa per il viaggio di ritorno ho dovuto trovare sulla moto anche il posto per la coppa…
Non solo infatti mi sono divertito, ma grazie ad un mezzo incredibile come l’Africa Twin e, lasciamelo dire, alla versatilità dell’AirTender+, ho tagliato il traguardo al terzo posto della categoria M6 dietro ad un velocissimo Massimo Doretto e all’inglese Matthew Coote!

🤯 Spero di non averti annoiato con questo lunghissimo post, ma voleva essere il mio modo per raccontarti questa esperienza davvero davvero unica!

Un grazie immenso va ai ragazzi di AirTender e in particolare a Federico Giuliani che mi hanno supportato nel trovare il miglior setting per ogni fase di questa avventura!

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